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Una vacanza sul set

“Quando ti innamori del Salento, è come quando ti innamori di una persona, non ti fai molte domande, non ti chiedi perché, ti innamori e basta”. Ferzan Ozpetek

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I paesaggi,  gli scorci,  le  corti dei centri storici dei piccoli paesi,  gli “scenari” del Salento, con quelle caratteristiche capaci di conservare anche oggi una fisionomia storica, sono spesso  diventati le locations  cinematografiche di pellicole  di successo.

Già in  passato, Carmelo Bene fu ispirato dalla  fine tragica degli ottocento martiri e dalla conquista di Otranto del 1480 per “Nostra Signora dei Turchi“, capolavoro del figlio celebre di questa terra, ma la nascita dell’Apulia Film Commision – che finanzia e apporta aiuto logistico, con la clausola di investire per buona parte sul territorio – ha notevolmente incrementato il numero delle produzioni  che scelgono di girare in questa regione.

 

 

Alcuni sono innamorati della luce creata dal sole che si riflette sulla pietra del barocco leccese,mine_vaganti_scamarcio_grimaudo

altri sono incantati dal colore del mare quando il vento è favorevole o da quello della ferrosa terra rossa della campagna con gli ulivi secolari, tutti, apprezzano l’ospitalità della gente locale.

Il viaggio fortunoso di Aldo, Giovanni e Giacomo in “Tre uomini e una gamba”si conclude a Gallipoli; una Lecce assolata e solare è lo sfondo di Liberate i pesci   di Cristina Comencini con Lunetta Savino, Michele Placido e Laura Morante; Lecce, ma anche Maglie e Castro fanno da luminoso e raffinato sfondo per il film di Ferzan Ozpetek Mine Vaganti”  tornato poi  per  il film  “Allaciate le cinture”Sergio Rubini, che spesso ha manifestato il suo amore per la regionesceglie Lecce come scenario del film L’anima gemella; Paolo Genovese, sceglie Nardò per Sei mai stata sulla luna?  O

con Raul Bova, Sabrina Impacciatore, Emilio Solfrizzi e Sergio Rubini (graditi ospiti della Masseria Bernardini). Nel film “Senza arte né parte“, Antonio Albanese usa Palmariggi e Lecce come locations per il set.

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Questi, per citarne  solo alcuni,  senza dimenticare l’apripista Edoardo Winspeare, con le sue pellicole girate interamente nel Salento tra cui “Pizzicata” e “Sangue Vivo”, ed è proprio Winspeare che riesce a  darci  una                    interessante spiegazione del successo del Salento nel cinema, riassumendo così la sua scelta:

“Amo questa terra perché qui siamo in Oriente e in Occidente, dove percepiamo Atene e Roma, dove vediamo le montagne dell’Epiro ed il barocco leccese. Perché qui la fine del mondo è l’inizio di un altro”.

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Il cinema  ha permesso al Salento di girare il mondo e consolidare così la propria immagine internazionale, il Salento permette di vivere in prima persona le stesse emozioni che hanno ispirato grandi artisti. Scegli il Salento per la tua prossima vacanza, scegli la Masseria Bernardini.

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